Unione dell’energia: la Commissione punta su sostenibilità e sicurezza energetica
Il 28 Gennaio 2022 da RobertoLa Commissione ha presentato oggi un pacchetto in materia di sicurezza energetica contenente le proposte necessarie per preparare l’UE alla transizione energetica globale, come pure a possibili interruzioni dell’approvvigionamento energetico.
La dimensione della sicurezza energetica è una delle pietre angolari della strategia per l’Unione dell’energia e una delle priorità politiche fondamentali della Commissione Juncker.
Attuare l’Unione dell’energia: la Commissione presenta un pacchetto in materia di sicurezza energetica
La Commissione ha reso noto oggi un pacchetto di misure per la sicurezza energetica per dotare l’UE degli strumenti per affrontare la transizione energetica globale al fine di fronteggiare possibili interruzioni dell’approvvigionamento energetico. La dimensione della sicurezza energetica è una delle pietre angolari della strategia per l’Unione dell’energia e una delle priorità politiche fondamentali della Commissione Juncker.
Il pacchetto indica un’ampia gamma di misure per rafforzare la resilienza dell’UE in caso di interruzione delle forniture di gas. Tali misure comprendono una riduzione della domanda di energia, un aumento della produzione di energia in Europa (anche da fonti rinnovabili), l’ulteriore sviluppo di un mercato dell’energia ben funzionante e perfettamente integrato, nonché la diversificazione delle fonti energetiche, dei fornitori e delle rotte. Le proposte intendono inoltre migliorare la trasparenza del mercato europeo dell’energia e creare maggiore solidarietà tra gli Stati membri.
Il pacchetto in materia di sicurezza energetica, presentato oggi, fa seguito all’adozione da parte dei leader mondiali (a Parigi, il 12 dicembre 2015) di un nuovo accordo globale e universale sul cambiamento climatico. L’accordo di Parigi ha inviato un forte segnale alle imprese e ai responsabili politici, rendendo irreversibile la svolta verso l’energia pulita e creando le premesse per la transizione energetica globale.
Il vicepresidente Maroš Šefčovič, responsabile per l’Unione dell’energia, ha dichiarato: “La strategia per l’Unione dell’energia, lanciata un anno fa, si prefiggeva di garantire a tutti gli europei energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili. Il pacchetto presentato oggi è incentrato sulla sicurezza dell’approvvigionamento ma va a toccare tutti e tre gli obiettivi generali. Riducendo la domanda di energia e gestendo meglio l’approvvigionamento da fonti esterne, l’Unione europea può mantenere le promesse fatte e migliorare la stabilità del mercato europeo dell’energia”
Il commissario responsabile per l’azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Cañete, ha dichiarato: “Dopo le crisi del gas del 2006 e del 2009, che avevano lasciato al freddo milioni di persone, avevamo detto: ‘mai più’. Ma gli stress test del 2014 hanno evidenziato che l’Europa è ancora troppo vulnerabile in caso di gravi interruzioni dell’approvvigionamento di gas. E le tensioni politiche ai nostri confini ci hanno fatto capire in modo chiaro che tale problema non è destinato a scomparire. Le proposte di oggi riguardano un sistema affidabile, competitivo e flessibile in cui l’energia si sposta attraverso i confini a tutto beneficio dei consumatori. Riguardano la solidarietà per proteggere i più vulnerabili. E mirano a garantirci un futuro in cui l’energia sarà pulita: a questo proposito tengo a precisare che il nostro impegno per una transizione verso l’energia pulita è irreversibile e non negoziabile.”
Regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas
Il gas svolge un ruolo nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e resta una componente importante del mix energetico dell’UE. Tuttavia, l’attuale dipendenza esterna impone che l’UE aumenti la resilienza dei suoi mercati qualora debba far fronte a eventuali interruzioni delle forniture di gas. Per cogliere tutti i benefici di un mercato liquido e competitivo, è necessario migliorare la trasparenza nel mercato UE del gas. Per rimediare alla fragilità del sistema, la Commissione propone di passare da un approccio nazionale a uno regionale nella definizione delle misure di sicurezza dell’approvvigionamento. La proposta introduce inoltre un principio di solidarietà tra gli Stati membri per garantire l’approvvigionamento delle famiglie e dei servizi sociali essenziali, quali quelli sanitari, qualora l’approvvigionamento sia compromesso da una grave crisi.
Una decisione sugli accordi intergovernativi nel settore energetico
L’UE deve fare in modo che gli accordi intergovernativi, firmati dai suoi Stati membri con paesi terzi e aventi un impatto sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas, siano più trasparenti e pienamente conformi al diritto dell’Unione. A tal fine viene introdotto un controllo di compatibilità ex ante che deve essere effettuato dalla Commissione per poter verificare la conformità alla normativa sulla concorrenza e alla legislazione sul mercato interno dell’energia prima che gli accordi siano negoziati, firmati e sigillati. Gli Stati membri dovranno tenere pienamente conto dell’opinione della Commissione prima di firmare gli accordi.
Strategia per il gas naturale liquefatto (GNL) e lo stoccaggio del gas
L’Europa è il principale importatore di gas naturale al mondo. L’Europa ha una significativa capacità globale di importazione di GNL – sufficiente al momento per soddisfare circa il 43% della domanda attuale totale di gas (2015). Tuttavia, permangono notevoli disparità a livello regionale per quanto riguarda l’accesso al GNL. La Commissione propone una strategia per il gas naturale liquefatto (GNL) che permetterà di migliorare l’accesso di tutti gli Stati membri al GNL come fonte alternativa di gas. Gli elementi centrali di questa strategia riguardano la costruzione dell’infrastruttura strategica per completare il mercato interno dell’energia e l’individuazione dei progetti necessari per mettere fine alla dipendenza di alcuni Stati membri da un’unica fonte di approvvigionamento.
Strategia in materia di riscaldamento e raffreddamento
Il riscaldamento e il raffreddamento in ambito edilizio e industriale sono responsabili di metà del consumo energetico dell’UE. Non solo: il 75% del riscaldamento e del raffreddamento è prodotto a partire da combustibili fossili. La strategia proposta in materia di riscaldamento e raffreddamento è centrata sulla rimozione degli ostacoli che frenano la decarbonizzazione in ambito edilizio e industriale e sottolinea inoltre che un aumento dell’efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili avrà un impatto sulla sicurezza energetica. Un potenziamento della strategia indirizzata a tale settore è fondamentale se l’UE vuole migliorare la propria interdipendenza dai fornitori esterni.
Una delle priorità della Commissione Juncker è la creazione di un’Unione europea dell’energia resiliente e di una politica lungimirante in materia di cambiamento climatico. L’Unione europea dell’energia, come indicato nella strategia quadro dello scorso febbraio – una strategia quadro per un’Unione dell’energia resiliente, corredata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici (COM(2015)80 -, si prefigge di fornire ai consumatori dell’UE, famiglie e imprese, energia sicura, sostenibile e competitiva a prezzi accessibili. A tal fine sarà necessario operare una drastica trasformazione del panorama energetico europeo. La strategia offre l’opportunità di ulteriore innovazione nel settore, contribuendo alla creazione di posti di lavoro e alla crescita economica nell’UE oltre che alla protezione dell’ambiente. La Commissione rivolge un accorato invito al Parlamento europeo e al Consiglio perché trasformino sollecitamente in legge le proposte odierne in quanto prioritarie per aumentare la resilienza dell’Europa in caso di possibili interruzioni dell’approvvigionamento energetico.
La sicurezza dell’approvvigionamento costituisce una delle cinque dimensioni, interrelate e interdipendenti, dell’Unione dell’energia. Se, da un lato, i principali fattori alla base della sicurezza energetica sono il completamento del mercato interno e un consumo più efficace di energia, dall’altro la sicurezza energetica dell’UE è fortemente correlata alle scelte di politica energetica dei suoi vicini.
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